SOAVE E I SUOI TERRENI
La regione vinicola del Soave e dunque anche la denominazione di origine (DOC) si divide in due aree: zona classica e zona estesa.
La zona classica è stata denominata tale per mettere in evidenza la sua storicità.
La dicitura “classico” può essere data solo ai vini prodotti con uve provenienti dalla zona classica che è compresa tra i paesi di Soave e Monteforte d’Alpone.
Per quanto riguarda la denominazione Soave, nonostante sia una piccola denominazione in termini di ettari, presenta molteplici tipologie di terreni e suoli. In particolare, i vigneti presenti nella zona classica sono caratterizzati da suoli prevalentemente vulcanici e basaltici, caratteristica ereditata dalla presenza di vulcani nell’epoca Eocenica.
L’area del Soave DOC è una delle più vitate in Italia e presenta una suddivisione degli appezzamenti che possono essere definiti piccoli CRU in quanto differiscono in termini di altitudine, terreno e impianti.
La zona estesa è caratterizzata principalmente da aree pianeggianti e da terreni prevalentemente alluvionali e calcarei.
I nostri vigneti, tutti inseriti nella zona classica, sono compresi per la maggior parte nell’UGA (unità geografica aggiuntiva) chiamata Pressoni. In passato quest’area era denominata “Praisoni” che significa piccolo prato, situato nel cuore della zona classica del Soave. Il suolo è prevalentemente vulcanico con un misto di rocce calcaree.
La formazione vulcanica del terreno regala ai nostri vini una bella intensità aromatica ed allo stesso tempo non toglie l’eleganza dei profumi che, in modo fine, variano da un bouquet di frutta a polpa bianca o gialla e floreale a note minerali e vegetali.
Queste caratteristiche rendono i nostri vini, a partire dal Soave base Castello, vini di grande qualità.