Brindisi
Cin cin!
Prosit!
À votre santé!
Cheers!
Slàinte!
Mille modi per dirlo, un gesto unico per farlo: brindare in compagnia è da sempre ritenuto un momento di condivisione e di buon augurio.
Insieme agli amici, con una persona cara, in famiglia o con i colleghi, alzare il calice per un brindisi è un’azione che simboleggia convivialità e allegria; un gesto naturale, presente nella nostra quotidianità, per celebrare un momento importante, un’occasione speciale o semplicemente all’inizio di un pasto o durante un aperitivo.
Alzare il calice è un gesto che ha alle sue spalle una storia molto articolata e ricca di simbolismi.
Il brindisi, infatti, era una pratica già comune nell’antica Grecia. Nei poemi omerici Dei ed Eroi ci vengono spesso presentati nell’atto di bere gli uni alla salute degli altri. Sempre all’antica Grecia appartiene l’usanza di levare la coppa di vino in onore di un amico, accompagnando il gesto con parole beneauguranti. Dalla Grecia l’usanza passò a Roma, dove troviamo moltissime testimonianze di autori latini sul brindisi, alcune molto curiose. Da uno scritto di Marziale sappiamo che i Romani erano soliti bere tanti ciati (misura che corrisponde a circa 5 centilitri) quante erano le lettere del nome della persona che si voleva onorare.
Nel Medioevo, l’atto del brindisi cadde in disuso perché ritenuto volgare, una pratica dalla quale un buon cristiano doveva tenersi lontano. Solo nel 500 vi fu una ripresa di questa usanza che è giunta fino ai giorni nostri.
Brindisi, letteralmente significa “lo porto a te” e quindi “bevo alla tua salute”.
Alziamo quindi i calici alla tradizione che non si perde, ma si rinnova.
Al vino che unisce e a voi che lo sapete apprezzare.